SELEZIONE

Le caratteristiche del Setter inglese non possono essere stravolte dall’agonismo delle manifestazioni sportive e ciascuna razza deve mantenere la propria identità nell’ambito del confronto diretto. A volte si esagera nel richiedere velocità, una ricerca geometrica e meccanica ovvero si sbaglia nel valutare lo stile, i pregi e i difetti del soggetto in esame.
Lo standard, per esempio, prevede un galoppo sostenuto ma tale assioma non significa che il Setter inglese debba competere in velocità col cugino Pointer. Il movimento deve essere redditizio e contemporaneamente denotare estrema fluidità: galoppo in linea, posteriore e anteriore coordinati. A chi non possiede un adeguato colpo d’occhio (.. e sono molti) il numero delle battute fa apparire veloce un soggetto che in realtà non lo è; ciò è comprensibile in quanto la frequenza colpisce la nostra vista. Premesso che la frenesia non appartiene al Setter inglese, occorre considerare l’altezza al garrese e il numero di batture per unità metrica percorsa. E’ inutile sottolineare che la costruzione del tronco rappresenta il fulcro della razza; a pari livello è da preferire il soggetto che possiede il miglior tronco in quanto, nell’analisi dinamica, sarà quello dotato del movimento più in stile. Dal punto di vista della selezione, occorre anche sottolineare, che è più facile migliorare la conformazione della testa rispetto ai molti elementi che compongono il tronco di una razza.