LAVORO

anche le lievi ondulazioni del terreno, di modo che risulta più “pieghevole”. E ciò è in relazione alla struttura prevista dallo standard corrispondente alla psiche che lo rende atto ad un diverso movimento degli arti.
L’omero del pointer, più corto per rispetto al radio, diminuisce le possibilità angolari e forse la distanza di appoggio degli arti anteriori. Il posteriore poi è costruito per la sgroppata potente ed i due arti posteriori danno la spinta propulsiva in due tempi sì, ma più serrati, e si protendono maggiormente all’indietro. Nel setter inglese, invece, i tempi sono più larghi, e gli arti posteriori lavorano più separatamente.
Nell’insieme si ha l’impressione di un sistema di locomozione non meno perfetto di quello del pointer, quantunque diverso: più elastico se meno audace, atto anch’esso alla più grande resistenza.
La cerca incrociata si spiega istintivamente in diagonali più brevi, un pò meno spaziate, e questo in conseguenza della tendenza ad ispezionare più a fondo il terreno.
L’educazione però può far raggiungere anche le vastità proprie dei migliori pointers. Queste diagonali, poi, non sono rigidamente rettilinee, ma spesso il tracciato seguito